Con la legge 257 del Marzo 1992, l'Italia ha varato un programma di protezione dell'ambiente e della salute umana che prevede la rimozione e lo smaltimento dell'amianto e dell'Eternit®.
Con questa legge, l'Italia è diventata il primo paese europeo a proibire in modo completo l'estrazione, la commercializzazione, l'importazione, e la produzione d'amianto e di tutti i prodotti che lo contengono.
La normativa per lo smaltimento dell'Eternit® è rigida e stabilisce non solo l'obbligo di rimozione o incapsulamento o confinamento dell'amianto, ma anche le procedure, operative da adottare, nelle situazioni che coinvolgono materiali in amianto, i metodi di valutazione del rischio e le procedure di sicurezza per gli interventi di bonifica.
Il decreto si applica a tutti gli edifici ad uso civile, commerciale o industriale, aperti al pubblico o comunque di utilizzazione collettiva in cui sono in opera manufatti o materiali contenenti amianto dai quali può derivare un'esposizione a fibre disperse nell'atmosfera.
Le normative che disciplinano queste operazioni di protezione dall'amianto sono rigide e comportano disposizioni specifiche per quanto riguarda il controllo delle aziende autorizzate ad effettuare la gestione della bonifica dall'amianto.
Per le aziende è previsto l'obbligo di iscriversi ad uno specifico albo relativo alle imprese esercenti i servizi di smaltimento dell'amianto e dell'eternit rimosso.
Sono necessarie inoltre certificazioni in materia di sicurezza del personale addetto alla lavorazione dell'amianto e specifiche normative che impongono alle imprese il rispetto di alcuni obblighi tecnici sugli interventi di bonifica.
Tutti gli interventi di bonifica effettuati dalle ditte autorizzate vengono inoltre valutati da particolari strutture addette alla vigilanza.